Enneagramma

 

Carattere come sistema di difesa

 

Gli psicoanalisti moderni concordano nell’affermare che l’origine della nevrosi va ricercata in una funzione materna imperfetta e, in termini più generali, in certi problemi della funzione genitoriale. Oggi si dà più importanza alla mancanza di amore che non all’idea freudiana di una frustrazione istintuale. Quando veniamo al mondo siamo come il seme di una pianta che ha in sé certe potenzialità e istintivamente si aspetta di trovare nel suo ambiente determinati elementi: una buona terra, acqua e sole. Ma l’esigenza di ricevere dai genitori l’amore necessario può venire frustrata o tradita in molti modi: a volte i genitori sono così presi da se stessi da essere negligenti, altre volte ancora sulla tenerezza può pesare l’ombra della violenza, e così via.

Per reagire alla mancanza di ciò di cui aveva bisogno, il bambino ha dovuto ricorrere alla manipolazione. Così stando le cose, dunque, la vita non è guidata dall’istinto ma dal perdurare di una precoce strategia adattiva che lotta contro l’istinto e interferisce con la “saggezza” dell’organismo nel senso più ampio del termine. Il perdurare di questa precoce strategia adattiva può essere compreso alla luce del contesto doloroso in cui essa ha avuto origine e del particolare tipo di apprendimento che la alimenta: non quello che l’organismo in evoluzione assimila in maniera gratuita, ma un apprendimento sotto coercizione, caratterizzato da una speciale fissità o rigidità del comportamento adottato all’inizio come reazione di emergenza.

Alla somma complessiva di questi apprendimenti pseudoadattivi le tradizioni spirituali danno in genere il nome di IO o PERSONALITA’ (diverso dall’ESSENZA o ANIMA della persona) che si può ritenere appropriato denominare anche CARATTERE.

Il nucleo fondamentale del carattere ha una duplice natura: c’è un “aspetto motivazionale” (PASSIONE) che interagisce con una “tendenza cognitiva” (FISSAZIONE). Se raffiguriamo la posizione della passione dominante e di uno stile cognitivo dominante all’interno della personalità, possiamo più in particolare definire questo processo come “un’interferenza della passione con l’istinto, alimentata dall’influenza di una tendenza cognitiva deformante”.

La personalità umana (nel senso di carattere) è formata da cinque centri: un centro intellettuale inferiore, un centro emotivo inferiore e un centro dell’istinto che si suddivide a sua volta in tre parti (conservazione, sessuale, sociale).

A differenza delle religioni tradizionali, che implicitamente identificano la sfera istintuale con quella delle passioni, in questo caso definiamo lo stato mentale ottimale come una condizione in cui l’istinto è libero o è stato liberato, dove il vero nemico nella guerra contro il falso sé o il sé svalutato non è la bestia che vive dentro di noi ma la motivazione carente: il regno delle PASSIONI che contaminano, rimuovono e si insediano al posto dell’istinto (come pure gli aspetti cognitivi dell’Io (FISSAZIONI) che a loro volta alimentano le passioni).

A seconda del livello di consapevolezza (PERSONALITA’: consapevolezza ridotta, ESSENZA: coscienza pienamente risvegliata) gli aspetti cognitivi, emotivi e istintivi operano con modalità alternative.

(Nota: l’”essenza “ è l’insieme delle potenzialità di cui siamo già provvisti alla nascita, di contro a ciò che abbiamo acquisito attraverso l’educazione, gli schemi mentali e i sistemi di credenze. In “essenza” siamo come bambini privi di conflitti nella sfera dei pensieri, delle emozioni e degli istinti).

 

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I CARATTERI

Il carattere si struttura secondo un determinato numero di modalità di base, che si traducono nel relativo predominio dell’uno o dell’altro aspetto della struttura mentale comune a tutti. Possiamo pensare lo “scheletro mentale” di cui tutti siamo dotati come una struttura di cristallo che può rompersi in molti modi, tutti predeterminati; allo stesso modo, fra tutte le principali caratteristiche strutturali, nella personalità di ciascun individuo (come risultato dell’interazione tra fattori innati e fattori ambientali) una sola di queste strutture avrà la preminenza, mentre le altre rimarranno su uno sfondo più o meno remoto.

Secondo quest’ottica, esistono nove caratteri fondamentali a loro volta suddivisi in tre varianti a seconda che predomini l’istinto di autoconservazione, la pulsione sessuale o l’istinto sociale.

Esistono, di conseguenza, nove possibili passioni dominanti, ciascuna associata a una distorsione cognitiva peculiare (fissazione) e tre caratteristiche derivate dalla sfera istintuale.

 Queste relazioni sono rappresentate da un’antica struttura geometrica detta ENNEAGRAMMA.

         enneagramma passioni trasp

 enneagramma fissazioni trasp

Ogni fissazione costituisce la razionalizzazione della passione corrispondente. Benché le passioni rappresentino il nucleo primitivo della psicopatologia, da cui è emerso il regno delle fissazioni, se consideriamo un arco di tempo più breve, queste ultime sono strutturalmente alla base delle passioni. Sono il processo cognitivo che alimenta la passione e rappresentano il tratto di maggior spicco nella struttura caratteriale corrispondente.

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