La teoria dei tre cervelli di Paul MacLean

 3 cervelli

1.neocorteccia

2.sistema limbico

3.tronco dell'encefalo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Paul MacLean tra il '70 e il '90 ha sviluppato la teoria dei tre cervelli suddividendo il cervello umano in tre sistemi principali: il cervello rettiliano (tronco dell'encefalo), il cervello mammifero (sistema limbico) e la mente o ragione (neocorteccia).

Questa teoria parla in senso evolutivo in quanto il cervello rettiliano, il più antico, viene visto come la sede degli istinti primari e delle funzioni corporee autonome. È la parte del cervello che si occupa del territorio, della conquista e della sua difesa, di quei comportamenti non verbali che avvengono in un gruppo e che formano le gerarchie sociali distinguendo i capi e i sottoposti, di tutto ciò che riguarda l'accoppiamento, la risposta attacco-fuga, ecc.

I rettili, le creature a sangue freddo, hanno sviluppato infatti solo la parte del tronco dell'encefalo.

Quest'istanza può esser considerata la nostra parte animale, la parte più arcaica di noi, quel sistema che, ad esempio, di fronte ad un pericolo ci fa reagire senza aver nemmeno il tempo di rendersi conto di ciò che stiamo agendo, infatti ce ne rendiamo conto sempre ad azione compiuta. 

Il sistema limbico (il cervello mammifero), invece, sembra essere l'evoluzione prossima al cervello rettiliano in quanto rappresenta un progresso del sistema nervoso, poichè aumenta le capacità di affrontare l'ambiente. Parti di esso sono correlate al nutrimento ed al sesso, altre ai sentimenti e alle emozioni e altre collegano i messaggi esterni con quelli endogeni (sostenze prodotte dal nostro corpo). 

Essendo la sede delle emozioni, inoltre, quella parte di cervello che permette di "prenderci cura", non a caso i mammiferi sono gli unici animali che accudiscono la propria prole.

Questo cervello può esser considerato la nostra parte più calda, il nostro bambino interiore, quella parte che si emoziona di fronte alle cose, che prova rabbia, ecc. 

La neocorteccia (l'evoluzione più recente) è quella parte del cervello che è sede del linguaggio, di quei comportamenti che ci permettono di affrontare situazioni nuove, di immaginare un futuro, di pensare e ragionare per ipotesi. Racchiude, quindi, tutte le funzioni cognitive e razionali.

Quest'istanza ci permette di creare le connessioni tra i fenomeni che ci accadono determinandone le cause, anche se ciò, però, dipende dalle nostre conoscenze. 

La neocorteccia può esser equiparata alla nostra parte adulta, quella parte che dovrebbe comprendere e filtrare gli altri due cervelli per permetterci di decidere quale azione compiere e dove volgere la nostra volontà. 

Questi tre cervelli si possono ritenere un tutt'uno ed allo stesso tempo dotati di una certa autonomia, un pò com'è tutto l'essere umano, un intero come somma di varie parti.

Solitamente, a causa delle nostre esperienze passate, queste tre istanze non sono in equilibrio, o meglio, tendenzialmente una o due parti tendono a soffocare le altre. 

Molto del lavoro di counseling o terapeutico si fonda proprio sullo scoprire quale cervello sia tirannizzato e soffocato, portando armonia all'interno della persona sbloccando quelle energie che non vengono espresse o ascoltate.