Costellazioni Famigliari
Per cogliere appieno il significato delle Costellazioni Familiari bisogna assumere una prospettiva sistemica, all'interno della quale l'individuo non è preso come soggetto isolato, ma come facente parte di una relazione, come immerso in un campo. Il campo è un qualcosa che mette in relazione i diversi membri di un sistema.
Il concetto di campo morfico è stato introdotto da Rupert Sheldrake, biologo e filosofo inglese, nato nel 1942. Questi sostiene che un’eredità viene trasmessa non solo tramite i geni, ma anche attraverso i campi morfogenetici: campi di forza che trasmettono informazioni riguardo alle forme che vegetali e animali devono assumere sviluppandosi.
Questi campi di forza esistono anche all'interno della famiglia e si comportano come i campi morfici, trasmettendo la memoria familiare.
L’esistenza di questi campi familiari sarebbe alla base della capacità mostrata dai rappresentanti durante lo svolgimento delle costellazioni, di entrare in sintonia con i membri di una famiglia sconosciuti.
Secondo la teoria di Sheldrake, è grazie all’esistenza dei campi morfici che se un certo numero di persone sviluppa alcune proprietà comportamentali, psicologiche od organiche, queste vengono automaticamente acquisite da altri membri della stessa specie. Al punto che, se una buona parte dell'umanità raggiungesse un certo livello di consapevolezza spirituale, questa stessa consapevolezza si potrebbe estendere per risonanza morfica ad altri gruppi, coinvolgendo quindi l'intero sistema. Affinché il fenomeno si produca è necessario che la nuova consapevolezza sia presente in un certo numero di individui definito “massa critica”.
Ma tornando al sistema famiglia, quando un figlio viene concepito, non viene generato solo per se stesso, ma per obbedire a sogni, desideri, progetti inespressi o incompiuti dei genitori o del clan familiare. Su di lui o su di lei i genitori proiettano aspettative, desideri inespressi, sogni irrealizzati o trasferiscono in modo occulto missioni riparatrici ricevute dagli antenati e da essi inadempiute.
Il figlio, già con il concepimento, riceve i suoi incarichi di compensazione del destino familiare. Ad esempio, se ci sono stati aborti in precedenza e il genitore non ha elaborato il lutto in tutte le sue fasi, il figlio che nascerà potrà essere soggetto anche ai sogni e alle aspettative che il genitore aveva proiettato sui figli non nati.
L'eventuale tradimento del progetto del clan genera un senso di colpa che sfocia nell'autobicottaggio, creando un conflitto interiore che finisce per provocare danni ingenti per l’individuo; traducendosi, ad esempio, in bocciature a esami e concorsi, incidenti che impediscono di effettuare colloqui importanti di lavoro, o anche in fallimenti, perdite economiche, cattivi investimenti, o ancora nell’impossibilità di godere i frutti della propria ascesa sociale e del proprio benessere economico.
A seguito di privazioni, torti, gravi perdite, morti precoci e altre ferite e sofferenze del passato, i discendenti percepiscono la presenza di un vuoto da colmare, di un’offesa o un’ingiustizia da riparare, di un equilibrio da restaurare.
La riparazione tramite il boicottaggio di sé è però inutile, perché crea altre carenze, altro dolore, altri boicottaggi che passeranno alle generazioni future. Un ciclo negativo che si ripete.
È sconcertante pensare che tutto ciò venga fatto per amore verso i propri avi.
Con il metodo delle Costellazioni Familiari possiamo rendere consapevoli questi processi di irretimento, in modo tale da poter esser liberi e condurre la nostra vita in libertà.
Grazie alla rappresentazione mediante attori scelti nel gruppo, nel caso si sia in gruppo, o oggetti, nel caso della seduta singola, il cliente potrà scoprire i movimenti sottostanti la propria famiglia, in particolare i sentimenti e le emozioni che muovono gli individui, e svincolarli da destini che non gli appartengono.
Il mio approccio alle costellazioni familiari è di tipo fenomenologico, basato quindi sull'osservazione del fenomeno nel qui e ora, in quanto credo che portare alla luce i movimenti sottostanti in un sistema, senza per forza provocare un cambiamento nel campo, sia già un passo più che sufficiente. Con la semplice consapevolezza una persona può vedere dov'è irretita ed operare al cambiamento. È un approccio meno invasivo rispetto alle classiche costellazioni e la persona assume un ruolo più attivo e responsabile.